lunedì 16 giugno 2008

Kawasaki GTR 1400 2007

Parola d'ordine: viaggiare
Il settore delle moto touring, è sempre stato un importante segmento di mercato che quasi tutte le case motociclistiche, in maniera più o meno rilevante, hanno seguito nella loro storia. Le Bmw nell'immaginario collettivo, sono definite le moto da viaggio per eccellenza sia per la fama di moto affidabili che si sono create sin dagli '70 e sia perchè hanno contribuito in maniera determinante nel diffondere un diverso concetto di moto da viaggio. Dotare un particolare modello di moto di borse e parabrezza, era diverso dal creare una moto "per viaggiatori". Precisione di guida in ogni condizione climatica (dal vento alla pioggia), comfort, affidabilità, protezione, maneggevolezza a pieno carico e con il passeggero a bordo, sono diventati elementi sempre più importanti nello sviluppo di queste moto che, al giorno d'oggi, assieme alle maxi-sportive, sono diventate lo specchio della tecnologia di cui dispongono le case, basti pensare alla Yamaha FJR 1300 AS (dotata di cambio semi-automatico) del 2006, alla Honda VFR 800 del 2002 con fasatura variabile V-Tec, e alla Kawasaki GTR 1400, oggetto del post.

Questa tipologia di moto si è diversificata molto: alle maxi tourer pure si sono affiancate le "enduro" stradali (a loro volta sviluppatesi ulteriormente, come già spiegato nel post della Moto Guzzi Stelvio) che hanno vivacizzato il mercato soprattutto negli ultimi quindici anni, creando un'alternativa a chi non amava moto di cilindrata elevata e nella maggior parte dei casi molto imponenti per via della carenatura e del peso.
Attualmente per alcune case costruttrici, le moto per viaggiare sono proprio enduro stradalizzate, si veda l'esempio di Aprilia, Ducati e Suzuki in cui le touring carenate o sono state rimosse dalla gamma oppure, nel caso della Suzuki, mai sviluppate nello specifico (molti di voi penseranno alla Bandit, ma questa moto nasce seguendo la filosofia naked e non prettamente dedicata al turismo). Un'altra evoluzione, per lo più indirizzata all'eccesso, si è avuta con proposte quali Honda Gold Wing e Bmw K 1200 LT, nelle quali secondo me, il concetto di motocicletta è stato sostituito da quello di auto a due ruote.

BMW K 1200 LT:

Con il termine sport-tourer, si identificano invece quelle moto nate per lo più per sorprendere con i numeri dei loro propulsori ma comunque ottime macinatrici di chilometri. In questo caso il confort di marcia viene un pò penalizzato a favore di motori esplosivi di cavalli e coppia. Questo tipo di moto, non molto a loro agio in circuito, vengono create per coloro che amano motori molto potenti e dotati di coppia ma anche per motivi d'immagine. E' il caso della Kawasaki ZZR 1400 del 2006, di cui c'è una foto in basso.

Un altro settore che ultimamente sta conoscendo novità di un certo rilievo è quello delle cruiser. In questo caso si unisce il forte impatto estetico che queste proposte possiedono, con propulsori di cilindrate elevatissime, che consentono di godere della coppia motrice e di viaggiare in assoluto relax.

Triumph Rocket III 2300:

Come potete notare, le proposte non mancano e penso che sia molto difficile non trovare la moto per i propri gusti.

Kawasaki GTR
La sigla GTR non è nuova per Kawasaki. Questa casa giapponese, ha avuto sempre un occhio di riguardo per i viaggiatori proponendo sia la GTR, completamente votata al turismo, che la famiglia ZZR, più orientata alla sportività. Con l'ultima ZZR 1400 ma anche con la 1100 dei primi anni '90 oltre alla sportività, nell'intento dei progettisti c'erano anche record prestazionali.
La turistica GTR 1000 nasce nel 1986, e subito si propone come una valida alternativa alla Yamaha FJ 1200 e alla Bmw K 100 LT, sue rivali dirette. La moto rimane nei listini Kawasaki fino al 2004, suo ultimo anno di commercializzazione negli Stati Uniti. Per il mercato statunitense, il nome della GTR 1000 era sostituito dalla scritta Concours. Questo vale anche per la nuova versione di 1400 cc.

Kawasaki Concours 1000 2004 (Usa):


Kawasaki ZZR 1100 1993:

Con la già citata ZZR 1400, la casa di Akashi ha gettato le basi per costruire l'erede della turistica GTR 1000, la GTR 1400 presentata nel 2007. Il motore e la struttura principale del telaio monoscocca, derivano dalla ZZR 1400. La differenza sostanziale risiede nella trasmissione a cardano accompagnata da una innovativa sospensione posteriore denominata Tetra-Lever, che sfrutta il principio del quadrilatero deformabile per annullare i beccheggi del retrotreno e nello stesso tempo ammorbidire al massimo la trasmissione della potenza. Un altro elemento importante che differenzia la GTR dalla ZZR 1400 risiede nel propulsore, dotato di distribuzione a fasatura variabile denominata VVT (Variable Valve Timing). Questo sistema, differente dal V-Tec Honda, consiste in un variatore di fase posto sull'albero a camme che comanda le valvole di aspirazione. Inoltre, il propulsore è stato "alleggerito" di quasi 40 cv, con il fine di aumentare la coppia ai medi regimi. La moto possiede circa 155 cv e 13,9 Kgm di coppia a 6200 giri/min.

La GTR 1400 è dotata di forcella upside-down, dischi freno ondulati con ABS di serie, pinze e pompe radiali. La moto è dotata di borse rigide di serie, che si integrano perfettamente alla linea della moto. A mio avviso il frontale è davvero ben riuscito, e il mix di eleganza ed aggressività contraddistingue la moto dalla concorrenza.
Questa Kawasaki è dotata anche di altri accessori che nell'affrontare lunghi viaggi possono rivelarsi utili, quali la presa a 12 volt, il parabrezza regolabile in altezza, e un utile sistema di sensori di pressione dei pneumatici. Meno utile, ma comunque tecnologico per una moto, è il sistema Kipass, che fondamentalmente è una chiave elettronica con antifurto immobilizer. Nonostante sia molto ricca di particolari già di serie, la Kawasaki ha comunque in listino una gamma di accessori per venire incontro a tutte le esigenze. La moto è in commercio dalla metà dell'anno scorso ed è disponibile in due colori: il "Neutron Silver" e il "Metallic Diablo Black". Il prezzo è di 15685,00 euro con due anni di garanzia, estendibili a tre o quattro anni.

La moto a me piace molto, e avendola vista da vicino, gli accoppiamenti e le plastiche mi sono sembrati realizzati con cura. Lo scarico non è sicuramente un oggetto di design, ma credo ci siano motivazioni tecniche e il rispetto della normativa Euro 3 dietro quelle forme oversize.
La Kawasaki ha proposto una moto che è una valida alternativa non solo alle altre giapponesi quali Yamaha FJR 1300, molto bella ed elegante, ed alla Honda Pan European 1300 ma anche alle Bmw, molto forti nelle vendite e nella forza del marchio con le proposte dedicate al turismo.
Nel progettare la GTR 1400 la Kawasaki ha voluto creare una moto da turismo che non solo fosse in grado di contrastare Bmw sul settore che la vede protagonista da molti anni, ma anche soddisfare i pruriti corsaioli dei macinatori di chilometri. A giudicare dall'assenso che la moto ha avuto in tutta Europa, sembra proprio che in Kawasaki abbiano azzeccato tutto.

Francè

Kawasaki ZZR 1400 2006:


Kawasaki GTR 1400 2007:












Distribuzione a fasatura variabile VVT (Variable Valve Timing):

Tetra-Lever:


Sistema Kipass e sensori pressione pneumatici:



Scheda Tecnica

Motore

Tipologia: motore 4 tempi, 4 cilindri in linea, raffreddato a
Cilindrata: 1.352 cm3
Alesaggio e corsa: 84,0 x 61,0 mm
Rapporto di compressione: 10.7:1
Distribuzione/aspirazione: DOHC, 16 valvole con sistema di fasatura variabile
Massima potenza: 114 kW (155 PS) / 8.800 giri/min
Coppia massima: 136 N·m (13,9 kgf·m) / 6.200 giri/min
Sistema di ignezione Iniezione carburante: 40 mm x 4
Iniezione: Digitale
Avviamento: Elettrico
Lubrificazione: Forzata a carter umido
Trasmissione: 6 marce
Trasmissione finale: Albero
Frizione: Dischi multipli in bagno d'olio, manuale

Ciclistica

Telaio: Monoscocca in alluminio pressato
Angolo di inclinazione del canotto di sterzo/avancorsa: 26,1˚/112 mm
Sospensione anteriore: Forcella upside-down con steli da 43 mm, regolabile in ritorno e precarico molla
Sospensione posteriore: Uni-Trak con ammortizzatore a gas,Tetra-Lever
Corsa ruota anteriore: 113 mm
Corsa ruota posteriore: 136 mm
Pneumatico anteriore 120/70ZR17M/C (58W)
Pneumatico posteriore 190/50ZR17M/C (73W)
Freno anteriore: A doppio disco semiflottante da 310 mm a margherita
Freno posteriore: A disco singolo da 270 mm a margherita
Angolazione dello sterzo sinistra/destra: 31˚ / 31˚

Dimensioni


(L x L x A): 2.270 x 1.000 x 1.290 mm (1.405 mm con il parabrezza nella posizione più alta)
Interasse: 1.520 mm
Altezza da terra: 125 mm
Altezza della sella: 815 mm
Capacità serbatoio: 22 litri
Peso a secco: 279 kg
Conforme ai limiti Euro 3

Foto: Bikewalls, Daily Motos, Kawasaki, Motorcycle Usa, e McNews

3 commenti:

Demonio Pellegrino ha detto...

ottimo post, come sempre.

Devo dire che fino a qualche anno fa questo genere di moto non mi attirava per niente. Adesso invece comincio a subirne il fascino, anche se non al punto di procedere ad un acquisto...mq credo che tra una decina di anni, una di queste moto potrebbe finire nel mio garage...

Francè ha detto...

Demonio ma lo sai che mi è successa la stessa cosa?

Devo dire che le definisco proprio le moto totali...si può fare proprio di tutto. Magari l'ideale sarebbe affiancare ad una tourer una sportiva o una naked...o magari una special da crearsi a propria immagine e somiglianza.
Ma la "moto con le valigie"..beh quella ci deve essere. Anche solo per scappare in comodità un paio di giorni

Demonio Pellegrino ha detto...

esatto. al momento e' la v-strom la moto con le valigie...ma quando ce le metto!

Idealmente, vorrei avere:

- una harley da passeggio, stile nighster 1200
- una tourer con valigie (BMW, o harley o anche Kawa)
- una moto da commuting urbano, con bauletto e varie cose.

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